Fenomeni di emigrazione, continui scambi culturali, antichi confini allargati, ecc… hanno accomunato le genti d’OC nel loro stile di vita tanto da ritrovare, anche nella cucina, caratteri, ingredienti e “piatti” comuni.
Partendo dal presupposto che il cibo è anche cultura, costume e quotidianità, scoprire le valenze simboliche che ci legano alle abitudini ” del popolo dei nostri nonni ” è come rileggere la storia, comprendere le nostre radici e rivalutare antichi sapori.
Tra le numerose iniziative volte alla riscoperta delle origini occitane della Valle Ellero, proponiamo un interessante, oltre che utile, viaggio tra i profumi e i sapori della nostra cucina.
Quella del Kyé, tradizione di prodotti poveri ma ricca di idee, è capace, ancora oggi, di trarre il massimo rendimento da quanto la terra e gli animali forniscono all’occorrenza.
Partendo dai piatti invernali a base di patate, porri e zucca, con particolare attenzione alle farine, alle “tume”, alla ricotta e ai tipici formaggi stagionati (poco peso ricoprono invece le carni, cibo esclusivo dei giorni di festa) senza dimenticare le erbe spontanee che abbondano nei prati e nelle “rive” dopo il disgelo della neve: “runse, oltrie, uarle e scuriore”, si arriva ai dolci, naturalmente in linea a quanto già detto: pochi ingredienti combinati in modo sapiente per ottenere torte di frutta, budini e ciambelle.
Il nostro intento è quello di incuriosirvi il più possibile per poter, con il vostro aiuto, continuare la ricerca e riscoprire quelle ricette di cui ricordiamo solo più il profumo.
Ilaria Chiale e Brunella Gazzola
TORTA SALATA DI ORLE E RASCHERA |
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INGREDIENTI:
Farina 00 350 gr Latte 150 gr Uova 4 Raschera 150 gr Orle 150 gr Olio extravergine 50 gr Lievito di birra 12 gr Sale 1 cucchiaino Noce moscata q.b.
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PREPARAZIONE: stemperare in una ciotola, con il latte a temperatura ambiente, il lievito fino a scioglierlo completamente; sbattere leggermente le uova ed amalgamarle con il lievito.Formate una fontana con la farina, versare il mix di uova e lievito ed impastare il tutto con le punte delle dita incorporando la farina poco per volta.Aggiungere l’olio, il sale e continuando ad impastare aggiungere il raschera grattuggiato, le orle (ortaggio selvatico di montagna) poco lessate e tagliate grossolanamente; infine noce moscata a piacimento.
Imburrate ed infarinate una teglia e trasferire il composto, lasciandolo lievitare coperto, con un canovaccio, per circa 60 minuti in un luogo tiepido. Cuocere in forno già riscaldato a 180° per 40 minuti. Lasciate intiepidire e servire a fette con salame, pancetta o lardo. VINO CONSIGLIATO : BARBERA
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Per altre ricette interessanti vi suggeriamo la lettura del nostro libro:
Profumi e sapori d’Occitania: cucina delle valli d’OC italiane.
(puoi richiederne una copia all’associazione)